Cromopuntura: i corsi per diventare terapista
Per cromopuntura si intende una forma estesa di agopuntura, che utilizza fasci di luce colorata al posto degli aghi.
Nata dall’intuizione del ricercatore tedesco Peter Mandel, si propone, attraverso la luce e i colori, di veicolare energia informativa attraverso i meridiani dell’agopuntura e altri punti individuati.
In cosa consiste la cromopuntura?
La cromopuntura permette di reintrodurre la corretta energia informativa nell’unità corpo-mente, laddove risieda un’informazione errata che nel tempo si esternalizza attraverso quello che comunemente si definisce disturbo, sintomo.
Applicando tale stimolo cromatico, si trasmettono bioinformazioni capaci di innescare processi ordinativi di coordinazione a livello organico e psichico.
L’intuizione di Mandel fu quella di comprendere che ogni organo del nostro corpo vibra a una frequenza specifica e può quindi essere espresso in un colore.
Cromopuntura e fisica quantistica
La cromopuntura si basa sulle teorie della fisica quantistica e sugli studi del biofisico Fritz Albert Popp.
La fisica quantistica ci ha spiegato come, al di là del mondo materiale e visibile, esiste un livello sub atomico che noi non possiamo cogliere con i nostri sensi.
In questa dimensione (chiamata Akasha, Etere, Inconscio Collettivo) spazio e tempo sono trascesi, e sono contenute tutte le informazioni vitali.
Il vuoto tra di noi non è in realtà pieno di forme d’onda, le quali trasportano l’informazione che dà luogo alla materia che noi vediamo.
Fritz Albert Popp, dell’Istituto Internazionale di biofisica di Kaiserlautern, è riuscito a dimostrare che le cellule di qualsiasi essere vivente emettono radiazioni molto deboli di luce detti biofotoni.
La radiazione di queste cellule viventi rappresenta un campo energetico regolatore che racchiude l’organismo nella sua totalità ed esercita un’influenza fondamentale su tutti i processi biochimici.
Ogni organismo vivente irradia quindi un debole ma permanente flusso di luce, la cui intensità corrisponde alla luce di una candela osservata a 25 km di distanza.
E’ su questa importante scoperta scientifica che Peter Mandel fondò gran parte di quello che oggi appare come un bagaglio conoscitivo della cromopuntura.
La cromopuntura consente la riattivazione delle linee di comunicazione biofotonica interrotte.
Se la luce è il “linguaggio” delle cellule, è allora possibile individuare un metodo per correggere eventuali disturbi di questo linguaggio.
Cromopuntura e cura delle malattie
La malattia (intesa come squilibrio energetico) è un’interruzione delle linee di comunicazione dei fotoni all’interno dell’organismo.
Mandel riteneva che il sintomo fosse l’anello finale della catena lunghissima di un conflitto emozionale irrisolto.
Pertanto la malattia rappresenterebbe lo stimolo al cambiamento, segnalandoci che non stiamo seguendo il nostro corretto programma di vita.
Infatti, i sintomi fisici, secondo la concezione olistica, non sono altro che la richiesta da parte del nostro essere di un cambiamento a livello della coscienza.
Ma come interviene la cromopuntura?
Attraverso la sua applicazione, si induce un impulso che sostiene il paziente nella soluzione del conflitto alla base della sua malattia.
Mandel la definisce “psicoterapia non verbale”.
Ad esempio, per i disturbi al fegato, se l’organo prima riceveva un’informazione patologica, risultandone ammalato, grazie all’utilizzo del colore può ricevere un’informazione armonica di salute. Un fegato nuovamente sano porta automaticamente alla risoluzione del problema metafisico della rielaborazione della rabbia. Una rielaborazione che non passa attraverso la consapevolezza e la presa di coscienza razionale, ma si verifica a livello inconscio, là dove risiede la debolezza spirituale.
In cosa consiste un trattamento di cromopuntura?
Un trattamento di cromopuntura non è da confondersi con l’agopuntura, poiché non si utilizzano gli aghi.
Non è in alcun modo invasivo.
Si ricorre a uno strumento appositamente progettato e brevettato da Mandel, una penna con delle punte piramidali di cristallo di quarzo intercambiabili che emettono diversi colori.
La luce e il colore vengono assorbite dalla pelle e trasmesse lungo i meridiani fino in profondità, stimolando la comunicazione intra-cellulare e supportando di conseguenza la guarigione.
Le indicazioni cliniche per la cromopuntura
In linea teorica la cromopuntura copre tutta la clinica medica.
Non si va ad agire sul sintomo specifico, ma si interviene sulle alterazioni in-formative generali dell’organismo.
Da un punto di vista strettamente statistico, però, ci sono sicuramente degli ambiti che rispondono molto bene al trattamento con il colore.
La cromopuntura agisce in particolar modo nelle seguenti aree :
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- sindromi da dolore: artrosi ,artriti, cervicalgie, lombalgie, cefalee, fibromialgie…;
- sfera neuro endocrina femminile: dai disturbi della sfera mestruale a quelli della menopausa, dalle problematiche legate alla fertilità alle disfunzioni della sfera sessuale;
- patologie ansioso-depressive e, in generale, tutti gli stati di esaurimento psicofisico.
I corsi per diventare terapista in cromopuntura
La scuola Cromo-Pharma, unico centro di Cromopuntura in Italia partner ufficiale di Esogetics GmbH, organizza in diverse città dei corsi per diventare terapisti in cromopuntura.
Segnaliamo un corso a Verona dedicato ai circoli funzionali, che descrivono i collegamenti fra i vari organi nel corpo umano fornendo una comprensione globale degli squilibri energetici che colpiscono l’individuo.
Un altro corso di formazione professionale è incentrato sui disturbi del sistema ormonale e del metabolismo, e si svolge a Verona e Mantova.