Negli ultimi decenni l’artigianato sembra aver riacquistato vitalità all’interno delle professioni esercitate in Italia, affermandosi come degno contraltare del sempre più preponderante sviluppo tecnologico e della serialità meccanica: riscoprire il valore degli oggetti fatti a mano, con dedizione e passione, è come far rinascere antiche tradizioni che l’avanzare della modernità rischiava di affondare. E proprio il fascino costante esercitato dai manufatti è il motivo per cui tuttora gli artigiani riescono ad aprire una propria attività o lavorare presso laboratori sparsi in tutto il nostro Paese. Dati certi dimostrano come l’artigianato occupi un posto di rilievo all’interno della nostra economia: l’Italia si afferma, infatti, come il paese europeo con il maggior numero di imprese artigiane (1 milione e 400 mila).
La formazione professionale nel settore mestieri e artigianato
In passato gli aspiranti artigiani dovevano compiere un percorso lunghissimo prima di essere definiti “maestri”. L’apprendistato iniziava in tenera età, generalmente tra gli 8 e i 15 anni, e poteva durare anche dai 4 ai 10 anni; a questa prima fase faceva seguito un periodo di praticantato in qualità di garzoni o lavoranti, ma solo ai più abili ed esperti venivano riconosciuti meriti e onori.
Oggi l’artigianato continua a comprendere diversi ambiti, ciascuno dei quali richiede una specifica preparazione; i falegnami, i vasai, i sarti e gli orafi sono solo alcune delle categorie in cui si suddivide questa antica arte manuale, il cui apprendimento comprende un approfondito studio teorico e delle costanti esercitazioni pratiche in affiancamento ai professionisti.
Nei corsi di formazione professionale per mestieri e artigianato si impareranno quindi tutte le tecniche per la realizzazione di prodotti originali, unici e irriproducibili.