Patentino per caldaista: manutenzione delle caldaie
Gli impianti autonomi per il riscaldamento e l’acqua calda sono sempre più diffusi nelle abitazioni. Le caldaie vanno regolarmente controllate e manutenute, per questo è necessaria l’assistenza di esperti. Ottenere il patentino per caldaista con un corso professionale permette di accedere al mondo del lavoro come tecnico specializzato.
Caldaie: usi, funzionamento e tipologia
All’interno degli impianti di riscaldamento, la caldaia permette il passaggio di calore da un combustibile in fase di combustione verso un liquido, al fine di distribuire il calore nell’ambiente.
Esistono diversi tipi di caldaia per usi civili.
- Caldaie murali: presentano uno scambiatore di acciaio e sono di dimensioni compatte. Possono essere a camera aperta con canna fumaria a traffico naturale, a camera aperta senza canna fumaria, a camera chiusa con canna fumaria a tiraggio forzato.
- Caldaie a basamento: più ingombranti, possono essere a camera aperta o stagna. L’elevata capacità del loro bollitore consente una maggiore possibilità di utilizzo in contemporanea di più punti di prelievo dell’acqua sanitaria.
- Caldaie a fiamma inversa: sono caldaie a biomassa, in cui la fiamma si sviluppa verso il basso.
Dal 1989 sono in circolazione anche le caldaie a condensazione. Recuperando il calore condensato, presentano eccezionali rendimenti termici con emissioni contenute di residui pericolosi.
Le normative sul controllo e la manutenzione delle caldaie
La manutenzione ordinaria delle caldaie prevede la pulizia e il controllo dello stato di sicurezza dell’apparecchio secondo le norme vigenti.
Per effettuarla occorre essere dei professionisti in possesso del patentino per caldaista.
Gli interventi di manutenzione per le normali caldaie nelle abitazioni inferiori alla potenza di 35 kW sono:
- la pulizia annuale della caldaia;
- il controllo dei fumi ogni due anni (la prima dopo 4 anni dall’installazione della caldaia).
Dall’aprile 2013 è operativo il regolamento DPR n. 74 in materia di controlli sull’efficienza energetica dei sistemi di climatizzazione quali caldaie e condizionatori.
Il decreto stabilisce la frequenza di controlli degli impianti domestici superiori ai 10 kW e inferiori a 100 kW di potenza:
- ogni due anni per quelli a combustibile liquido o solido;
- ogni quattro anni per quelli a gas metano o GPL.
La responsabilità dei controlli di manutenzione spetta a chi occupa l’immobile in cui è installata la caldaia.
Da ottobre 2014 non è più necessario rilasciare il libretto di impianto della caldaia, come descritto dal DPR 74/2013 e il DM 10 febbraio 2014 e s.m.i.
Libretto d’impianto: chi è responsabile delle caldaie?
Il Decreto del 20 giugno 2014 ha introdotto dal 16 ottobre 2014 l’obbligo di redigere un nuovo libretto di impianto che prende il nome di libretto di impianto per la climatizzazione e il nuovo rapporto di efficienza energetica che include tutti i relativi modelli.
Il nuovo libretto di impianto per la climatizzazione è unico per:
- tutti gli impianti di qualsiasi potenza termica;
- gli impianti con generatori di qualsiasi genere (anche pompe di calore, pannelli solari, etc) e qualsiasi servizio (sia per il condizionamento estivo che per il ald_riscaldamento invernale).
Per i nuovi impianti la compilazione viene eseguita dal tecnico specializzato alla prima messa in funzione dell’impianto.
Per gli impianti esistenti alla data del 1 giugno 2014 la compilazione del nuovo è a cura del responsabile di impianto.
Chi è il responsabile dell’impianto di climatizzazione?
Il responsabile di impianto è solitamente lo stesso titolare della caldaia. Nel caso dei condomini, è l’amministratore o il proprietario dello stabile.
Il responsabile può delegare un terzo soggetto, delegato dall’amministratore o dal proprietario dell’abitazione, con le qualifiche necessarie ad esercitare tale compito.
Per gli immobili locati, il responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto è l’occupante dell’unità immobiliare (inquilino, locatario, comodatario).
Pulizia annuale e controllo fumi delle caldaie
Diventare manutentori di caldaie significa attuare una serie di interventi periodici per garantire efficienza e sicurezza degli impianti.
La pulizia annuale consiste nell’accurata pulizia della caldaia e nella verifica dei suoi parametri di funzionamento.
La prova fumi va invece eseguita ogni due anni. L’analisi della combustione dei fumi permette di ricavare dati precisi sul rendimento e il grado di inquinamento della caldaia. Va eseguita a caldaia pulita per determinare i valori di tiraggio della caldaia e la temperatura dei fumi di combustione. Vengono quindi misurano i valori inquinanti (CO, CO2) e si verificano i parametri che favoriscono sicurezza e risparmio energetico.
Teoria e pratica sugli impianti sono alla base dei percorsi formativi per conseguire il patentino per caldaista.
I corsi di patentino per caldaista: come diventare installatore e manutentore di caldaie?
I corsi per diventare caldaisti sono aperti a tutti coloro che sono interessati alla installazione e manutenzione delle caldaie murali a gas (manutentori, tecnici dei centri di assistenza, etc.); agli idraulici che vogliono aggiornare ed ampliare le loro competenze professionali, ai diplomati degli istituti professionali, agli operatori del settore impiantistico.
Corso per installatore e manutentore di caldaie murali
SIAM – Società d’incoraggiamento Arti e Mestieri di Milano propone un corso per installatore e manutentore di caldaie murali. Il corso consentirà ai partecipanti di acquisire conoscenze tecniche e competenze professionali necessarie per l’installazione, il collaudo e la manutenzione delle caldaie alle caldaie murali a gas di potenza minore di 35 KW, fornendo inoltre gli aggiornamenti necessari in materia normativa. Il corso affronterà i principi di funzionamento delle diverse tipologie di caldaie murali a gas (dal tipo A, B, C a quelle a condensazione).